Romeo Rodrigues Pereira
Nel 1940 era uscito dall'Accademia militare di Modena col grado di sottotenente dei carabinieri. Volontario in Africa settentrionale nella seconda Guerra mondiale, vi aveva combattuto per pochi mesi, ottenendo una Medaglia di bronzo sul campo. Rimpatriato per malattia nel 1942, gli fu affidata la Tenenza di Roma-Ostia e poi quella di Roma-Appia, dove si trovava al momento dell'armistizio. L'8 settembre 1943, il giovane ufficiale dei CC fu tra i militari che si opposero all'ingresso dei tedeschi nella Capitale. Arrestato il 7 ottobre, Rodrigues Pereira fu avviato verso un campo di concentramento in Germania. A Pordenone, durante una sosta del convoglio di deportati, l'ufficiale riesce ad evadere. Torna a Roma ed entra nelle file della Resistenza militare, operando in una formazione del generale Filippo Caruso. Il 10 dicembre 1943, sorpreso con altri militari durante una riunione clandestina, Rodrigues Pereira finisce prima in via Tasso e poi a Regina Coeli. Né le torture, né l'arresto della moglie Marcella inducono l'ufficiale a parlare. Condannato a morte, Rodrigues Pereira sarà ucciso con gli altri Martiri delle Ardeatine. Oltre alla MdO, al valoroso ufficiale dei carabinieri è stata concessa la laurea in Legge "ad honorem", dall'Università di Roma.