Alessandro Pertini
Laureato in giurisprudenza e in scienze politiche e sociali. Dopo la prima guerra mondiale, alla quale ha partecipato, ha intrapreso la professione forense. Socialista, dopo una prima condanna ad otto mesi di carcere per la sua attività antifascista, Sandro (con questo nome gli italiani lo hanno conosciuto ed amato), è condannato nel 1926 a cinque anni di confino. Si sottrae alla cattura e si rifugia prima a Milano e poi in Francia, dove ottiene asilo politico. Ma pure nel paese che lo ospita e dove lavora anche da muratore, subisce due processi per la sua attività politica. Tornato in Italia nel 1929, Pertini viene arrestato e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato lo condanna a 10 anni e 9 mesi di reclusione. Ne sconta sette e poi viene assegnato per otto anni al confino: ha rifiutato di chiedere la grazia, anche quando la domanda è stata firmata dalla madre. Tornato libero nell'agosto del 1943, entra nel primo Esecutivo del Partito socialista italiano. La libertà per Pertini dura poco: catturato dalle SS viene condannato a morte e incarcerato nell'attesa dell'esecuzione. Evade dal carcere con Giuseppe Saragat e raggiunge Milano. Qui - siamo nel 1944 - assume la carica di segretario del Partito socialista nei territori occupati dai tedeschi e dirige, in rappresentanza dei socialisti, la lotta partigiana. Conclusa la lotta armata, per cui è stato insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare, Pertini si dedica al giornalismo e alla vita politica. Direttore dell'Avanti! dal 1945 al 1946, del quotidiano genovese Il Lavoro nel 1947, di nuovo direttore dell'Avanti! dal 1950 al 1952: questi i tempi della sua attività giornalistica. Le date principali dell'attività più strettamente politica di Sandro Pertini nell'Italia liberata sono: 1945, segretario del Partito socialista italiano di unità proletaria e deputato all'Assemblea costituente; 1948 senatore; deputato eletto nel 1953, 1958, 1963, 1968, 1972, 1976; vice Presidente della Camera dei deputati nel 1963; presidente della stessa Assemblea nel 1968 e nel 1972. Sandro Pertini fu eletto Presidente della Repubblica il 9 luglio 1978, con 832 voti su 995, al sedicesimo scrutinio. Dal Quirinale intrecciò un fitto dialogo con il paese, e soprattutto con i giovani e i giovanissimi, meritandosi una enorme popolarità. Dal 1985 Pertini è stato senatore a vita, quale ex Presidente della Repubblica. Il 22 febbraio 2009, nel paese natale di Pertini sono stati inaugurati la Casa museo e il Centro studi a lui intitolati.