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Giovanni Alippi

Nato a Corsico (Milano) il 23 settembre 1920, fucilato dai repubblichini a Milano il 28 agosto 1944.

Marcatura Abico







Col nome di battaglia di “Galippo” il ragazzo, che già negli anni del regime era finito in carcere con un gruppo di suoi compagni di Quarto Cagnino, durante il periodo dell’oppressione nazifascista entrò nel cosiddetto “Gruppo di Assiano”, compiendo importanti azioni di guerriglia e di propaganda.
Entrato in collegamento in Ossola con la 85ma Divisione “Martiri Valgrande” e a Milano con i gappisti della “Mendel”, il gruppo di patrioti si rese protagonista di una clamorosa azione di propaganda: in pieno giorno attraversarono in auto Milano, dalle stazioni ferroviarie di Porta Genova alla Centrale, lanciando dalla macchina migliaia di copie de “l’Unità” clandestina.
Fu proprio per questa azione che i nazifascisti intensificarono la caccia al gruppo. La mattina del 28 agosto i repubblichini della “Muti” irruppero nella trattoria di Daniele Richini, arrestarono il proprietario (che fu deportato a Mauthausen, di dove riuscì a tornare dopo la Liberazione), Giovanni Alippi, Albino Abico, Bruno Clapiz e Maurizio Del Sale, che vi erano riuniti.
Torturati per tutta la giornata, la sera stessa i quattro giovani furono eliminati a ridosso di un muro di Viale Tibaldi, dove oggi una lapide ne ricorda il sacrificio.