Dai Comuni una medaglia ai combattenti per la libertà
Staffette, combattenti, internati e patrioti “viventi” stanno per ricevere il distintivo al merito e per qualcuno di loro sarà il primo conferito dalla Repubblica Italiana, per il contributo dato nella Resistenza e alla Liberazione. La decorazione è il riconoscimento che il Governo, col Ministero della Difesa, ha deciso di coniare in occasione del 70° della Liberazione in memoria dei giovani di allora che scelsero di lottare per una Patria democratica.
Dopo la cerimonia di consegna ai labari e ai rappresentanti delle associazioni nazionali, svoltasi ad aprile nella Capitale, alla presenza del ministro Roberta Pinotti, è ora la volta delle comunità locali. Già sono 1.000 le medaglie inviate a prefetti. Le altre lo saranno nei prossimi mesi per completare le consegne nel 2016, settantesimo anniversario delle prime elezioni libere e della Costituente.
Il fregio onorifico della Medaglia ha impresso un dettaglio delle cancellate in bronzo del Mausoleo delle Fosse Ardeatine, realizzate nel dopoguerra da Mirko Basaldella. Sarà ogni territorio, con la collaborazione delle associazioni e dei sindaci, a scegliere come e quando organizzare la consegna. Si è attivata anche l’ANCI, l’associazione dei Comuni italiani.
Le associazioni della Resistenza hanno fornito l’imprescindibile punto di partenza: i nomi di quanti, protagonisti di quella stagione, sono ancora tra noi, residenti in Italia o all’estero. Un tamtam preso in carico dai dirigenti e attivisti all’ANPI e dagli iscritti. Dai figli e dai nipoti dei partigiani. E da più parti si sta pensando ad eventi in “grande stile”, per consegnare le onorificenze.