Sassoli: "Liberazione, sempre"
Cari amici dell'ANPI,
il 25 aprile è la festa che ci ricorda i valori su cui è fondata la nostra Repubblica: l' antifascismo, la libertà e la democrazia. È il giorno in cui ogni anno, oltre a celebrare la Liberazione d'Italia dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca, si ricorda il sacrificio e la resistenza di un popolo che, stremato da anni di guerra e ingiustizie, riuscì a riscoprire la sua libertà e a riconquistare la sua indipendenza.
Oggi, in occasione del 75esimo anniversario, al doveroso riconoscimento per il coraggio di chi ha combattuto eroicamente contro il nazifascismo ed è caduto in nome della libertà e della giustizia, è necessario riaffermare con chiarezza e determinazione i valori fondanti della Resistenza che sono alla base della nostra Repubblica e della nostra Costituzione, nonché prerequisito irrinunciabile della nostra vita democratica.
Senza memoria non può esserci futuro. Sapere da dove veniamo è fondamentale per comprendere dove possiamo e dove vogliamo andare. Perché la democrazia, al pari della libertà, non è mai conquistata una volta per tutte. È un patrimonio immenso che ci è stato consegnato e che abbiamo il dovere di proteggere e di trasmettere alle generazioni future.
Fare memoria vuol dire anche riscoprirsi parte di una stessa comunità. Tra il 1943 e il 1945 le forze partigiane antifasciste mostrarono infatti la forza di ribellarsi presentandosi al mondo intero con una dignità ritrovata.
La nostra Carta costituzionale è figlia della Resistenza e del 25 Aprile ed è la pietra angolare su cui poggia la nostra civiltà e il nostro il modello sociale. I valori democratici di libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà scolpiti in essa costituiscono la nostra identità e il centro del nostro agire.
Ecco cosa celebriamo il 25 aprile. Non solo la sconfitta del nazifascismo ma una rinnovata unità nazionale e una democrazia finalmente aperta, con fondamento popolare, che si concretizza nella Repubblica e nella Costituzione. Celebriamo soprattutto una vittoria etica e un riscatto morale: la scelta di chi ha saputo sottrarsi al giogo dell'autoritarismo, al culto della potenza e alla forza dell'intolleranza.
L'Italia, dopo gli anni della dittatura è riuscita a riscattarsi e a promuovere insieme ad altri Paesi l'avvio del progetto comunitario.
Perché anche l'Europa è nata così: dal desiderio comune di pace, dalla forza di ideali più grandi che hanno affratellato persone lontane, ma unite nel contrastare i semi della violenza, della sopraffazione e della negazione delle libertà fondamentali.
Oggi più che mai in questo momento così difficile, dobbiamo ritrovare quello spirito. l'Europa ha di fronte a sé sfide molto impegnative. La nostra storia, di ieri e di oggi, ci insegna che non saranno gli egoismi nazionali a proteggerci. L'Europa si è formata e vogliamo continui a crescere come Comunità di cittadini, con le sue diversità, con il pluralismo politico, religioso, culturale.
Come ha scritto Umberto Eco, “la libertà e la liberazione sono un compito che non finisce mai”. A nome del Parlamento europeo voglio ringraziarvi per il vostro grande impegno nel tenere viva la memoria della liberazione, in Italia e in Europa. Insieme a voi, il nostro sforzo, la nostra lotta e la nostra responsabilità devono continuare.
David Sassoli
25 aprile 2020