Democrazia senza partiti
di Adriano Olivetti, Edizioni di Comunità, 2013, pp.80, euro 6,00
“Questo scritto è una difesa appassionata di una dignità che la politica non può abbandonare, e che trova il suo alimento in grandi idealità, in passioni profonde, in opportunità concrete perché la persona riesca a esprimersi pienamente come cittadino”.
Nella presentazione del volume, Stefano Rodotà riassume così il messaggio che Adriano Olivetti lanciava ai partiti e alla società italiana del 1949.
Democrazia senza partiti non è un manifesto di antipolitica, ma un richiamo a un’identità autentica tra politica, tecnica e valori spirituali. Si tratta, come dice Olivetti in queste pagine, di restituire alla politica una dimensione veramente collettiva e umana: “Non chiedete nulla, ma unicamente che la libertà, che lo Stato e i partiti vi riconoscono a parole – quella di scegliervi i vostri rappresentanti –, non sia una mistificazione.
Il mandato politico, nella sua vera essenza, è soltanto un atto di fiducia degli uomini in un uomo”.
Adriano Olivetti: Ivrea, 1901-Aigle (Svizzera), 1960. All'impegno di dirigente industriale, aggiunse uno spiccato interesse per gli aspetti sociali della vita aziendale e per i problemi urbanistici. Le sue tesi ideologiche si ritrovano in alcune opere: la più significativa è “Ordine politico delle Comunità” (1947).