Giornale del tempo di guerra
Magda Ceccarelli De Grada, Il Mulino, 2011, pp.316, euro 23,00
Dalla prefazione di Melania G.Mazzucco: “Il diario di Magda Ceccarelli De Grada (1892-1985) si apre con l’urlo sinistro delle sirene d’allarme che assordano Milano, all’alba del 12 giugno 1940, e si chiude con l’urlo di gioia della folla che si riversa in strada all’annuncio della resa della Germania, la sera del 7 maggio 1945.
Tra il primo e il secondo urlo, scorrono giorno dopo giorno, a volte ora per ora, quasi cinque anni: la vita quotidiana di una famiglia italiana, allegra, litigiosa e turbolenta – travolta, avvilita, dispersa e però anche cementata e nobilitata dalla catastrofe della guerra. L’autrice ascolta le notizie dei bollettini ufficiali e le radio clandestine, segue con trepidazione l’esito delle battaglie e i movimenti degli eserciti, soffre per l’Europa trasformata in un cimitero o in una galera: il suo diario è insomma la cronaca partecipe delle vicende della grande storia.
Ma è anche altro. Accanto a esse, scorre un’altra storia, parallela e in parte segreta, il romanzo di formazione e maturazione di una donna – all’inizio di quasi quarantotto anni – che a poco a poco si rivela massaia, madre di famiglia, moglie di un artista (Raffaele De Grada), poetessa, scrittrice, cittadina, comunista e vivandiera della Resistenza. La scrittura diaristica evidenzia i contorni, compositi, di tale personalità, e li ricompone in una identità unitaria”.