Gli invisibili
Mirella Serri, "La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia", Longanesi (2015), pag.232, Euro 16,40.
In Sudtirolo, un convoglio speciale di cinque autobus giunge nel villaggio di Villabassa, a circa 30 km da Cortina d'Ampezzo. A bordo 139 persone, scortate dalle SS naziste. È il 28 aprile 1945. Uomini, donne, persino una bambina, provenienti da diciassette diversi Paesi. Tra loro, alcuni dei più conosciuti protagonisti della storia d'Europa. Sono “prigionieri d'onore”, personalità che in quegli anni di guerra sono stati detenuti segretamente in vari lager dei Reich, da Dachau a Flossemburg. Himmler, il potente ministro dell'Interno della Germania nazista, vorrebbe utilizzarli per trattative di pace con gli Alleati.
Il libro racconta la storia di questo convoglio e le vicende intrecciate dei prigionieri speciali del Fuhrer. Oltre ad agenti segreti britannici, contesse, giornalisti, teologi e professori, ci sono: l'ex Cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg, incarcerato dopo l'annessione dell'Austria; l'ex Vice-Cancelliere e sindaco di Vienna Richard Schmitz; il ministro greco della guerra Alexandros Papagos; l'ex Presidente della Banca centrale tedesca Hjalmar Schacht; l'ex Primo ministro francese del Fronte Popolare Léon Blum; l'industriale Fritz Thyssen; Vassilij Kokorin, nipote del Ministro degli Esteri sovietico Molotov; il generale Sante Garibaldi, nipote dell'Eroe dei due Mondi; il principe Filippo d'Assia, marito della principessa Mafalda di Savoia. Molti di questi prigionieri sono stati rinchiusi nei lager, con false identità e in isolamento. Solo il comandante dei campi conosceva il loro vero nome.
I 139 “invisibili” sono destinati alla Fortezza Alpina, il ridotto prescelto dai gerarchi nazisti per l'ultima resistenza. Ma il piano fallisce. I prigionieri sono liberati e la loro storia sarà pressoché dimenticata, fino a oggi, con la pubblicazione di questa ricostruzione storica.
Mirella Serri insegna Letteratura e Giornalismo e “La Sapienza” (Roma).