Il futuro della memoria
Stefania Consenti, Paoline - Collana Uomini e donne n. 126, 2011, pp. 144, euro 11,50
“Noi abbiamo tenuto vivo l’interesse, la fiammella della conoscenza sulla Shoah, ma il futuro dipende dall’uso che si farà di questa mole di documenti” (Nedo Fiano).
“La lezione del passato diventa paradigma per il riconoscimento dei segnali di devianza nella realtà attuale e richiama il tema della responsabilità. Per questo è importante continuare a parlare di Shoah” (Liliana Segre).
“La testimonianza ci costa sempre tanto dal punto di vista emotivo. Vale la pena tutta questa fatica? Sì. Io ne sono convinto ed è per questo che continuerò a raccontare, ovunque ci sia qualcuno disposto ad ascoltare” (Piero Terracina).
Ricordare ogni anno, nel giorno della memoria, la tragedia della Shoah è garanzia che questa tristissima pagina della recente storia sia consegnata alla Storia e superi il rischio di un appuntamento rituale, con scadenze fisse e un po’ consolatorie? Fintanto che dura, tutto è stato scaricato sulle spalle dei testimoni che corrono come trottole da una scuola all’altra,
da un capo all’altro della penisola per raccontare ai giovani gli orrori di quella grande tragedia... e metterli in guardia dai pericoli che si corrono con l’antisemitismo dilagante e il razzismo che si tinge di colori sempre più foschi. Una corsa contro il tempo. Ne vale la pena?... (dalla premessa dell’Autrice).
Il presente saggio nasce da questo interrogativo e si pone come un contributo per una riscrittura della Memoria a partire proprio da un progetto ampio che superi gli steccati ideologici che ancora condizionano una lettura obiettiva della storia.
Il libro raccoglie interviste ad alcuni tra gli ultimi testimoni della Shoah: Liliana Segre, Nedo Fiano e Piero Terracina e si avvale del contributo di alcuni tra i maggiori specialisti italiani in materia. Non è solo un omaggio all’annuale appuntamento con il ricordo delle vittime della Shoah, ma piuttosto uno strumento di lavoro per insegnanti, educatori e per quanti si interrogano sull’urgenza
di trasmettere alle giovani generazioni questa pagina di storia così violenta e così assurda nella sua fredda pianificazione. Il libro si arricchisce delle testimonianze dei maggiori specialisti italiani in materia: Brunello Mantelli, Frediano Sessi, Milena Santerini, Alessandra Chiappano e altri.
L’ultimo capitolo di questo saggio è dedicato alla didattica della Shoah nella scuola e presenta anche il lavoro di approfondimento compiuto dagli studenti del liceo classico Tito Livio di Milano.
Stefania Consenti, laureata in filosofia, giornalista professionista dal 1995, vive a Milano dove lavora per il
quotidiano Il Giorno. Nella stessa collana ha già pubblicato Binario 21. Un treno per Auschwitz (2010).