La scala della morte
di Grazia Di Veroli, Marlin Editore, 2013, pp.120, euro 13,00
È la storia di Mario Limentani, deportato a Mauthausen. Catturato nelle vie di Roma nella seconda metà del dicembre 1943, mentre la resistenza romana è attiva contro l’occupante tedesco, Limentani è portato in questura ed è riconosciuto come ebreo. Inizia da lì il suo calvario. A differenza degli altri ebrei rastrellati, dopo la razzia del 16 ottobre 1943, avrà come prima e unica destinazione il lager di Mauthausen e i suoi sottocampi, dove rimase prigioniero per quasi un anno e mezzo.
Il primo impatto di Limentani con Mauthausen sono le percosse, perché ebreo; subito dopo, la babele delle lingue parlate nel campo, la fame e, soprattutto, il ricordo indelebile della “scala della morte”: 186 gradini da salire giorno dopo giorno, ora dopo ora, con un masso di granito sulle spalle.