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Mafia a Milano, 60 anni di affari e delitti

di Mario Portanova, Giampiero Rossi, Franco Stefanoni. Introduzione di Nando dalla Chiesa, Melampo Editore, pp. 496, euro 18,50

La mafia non esiste, dicono i governanti padani, come i loro colleghi del sud nel secolo scorso. Con poche eccezioni, anche le associazioni imprenditoriali e professionali non la vedono. Chi nega, chi minimizza, chi ostenta stupore di fronte alle indagini che svelano densi intrecci tra criminalità, mondo degli affari e amministratori pubblici. Eppure a Milano e in Lombardia la mafia c’è, ben radicata da oltre mezzo secolo: i pionieri della ’ndrangheta e di Cosa nostra arrivarono negli anni Cinquanta; seguirono gli uomini della camorra e della Sacra corona unita. Da allora ne hanno fatta di strada.

Mafia a Milano racconta, per la prima volta in modo organico e completo, una storia di successo, di arricchimento, di emancipazione. La stagione dei sequestri di persona, la finanza nera di Sindona e Calvi, l’arresto di Liggio, i colletti bianchi del narcotraffico che facevano riferimento allo «stalliere» di Berlusconi e Dell’Utri, i quartieri di periferia controllati e militarizzati. Fino ai grandi processi degli anni Novanta, conclusi con la condanna di centinaia di boss e soldati ormai naturalizzati nel cuore del nord.

Nel nuovo millennio, le cosche dettano legge nei cantieri, accumulano enormi patrimoni immobiliari, guidano holding familiari. Complice il silenzio che li circonda, i clan trapiantati a Milano e dintorni si sono riorganizzati e rafforzati. Per dare l’assalto all’economia e alla politica.


Gli autori

Mario Portanova lavora per l’Espresso, il Fatto Quotidiano, Wired, Altreconomia. Coordina Omicronweb.it ed è uno dei fondatori di Dust.it. Ha realizzato reportage sulla mafia nel nord Italia per Blunotte e Presadiretta (Raitre) e Falò (Tv Svizzera italiana). Ha pubblicato, tra gli altri, Dichiarazia (Bur, 2009), Il partito dell’amore (Chiarelettere, 2010), e per Melampo Inferno Bolzaneto (2008) e Governare con la paura (2009).

Giampiero Rossi è caporedattore del settimanale A, dopo 17 anni da cronista a l’Unità. Insieme a Simone Spina ha scritto Lo spaccone (Editori Riuniti, 2003) e I boss di Chinatown (Melampo, 2008). Ha pubblicato La lana della salamandra (2008), tradotto in Spagna e Brasile, e Il lavoro che ammala (2010), entrambi per Ediesse.

Franco Stefanoni lavora al settimanale il Mondo. Ha pubblicato Manicomio Italia (1998) e Finanza in crac (2004) per Editori Riuniti; per Melampo Il codice del potere (2007) e Il finanziere di Dio (2008).

Insieme hanno iniziato l’attività giornalistica nei primi anni Novanta scrivendo inchieste sulla criminalità organizzata per il mesile Società civile.