Quando cessarono gli spari
Giovanni Pesce, Feltrinelli, 2009, pp.244, euro 8,00
In queste pagine, Giovanni Pesce ha raccolto le testimonianze dei suoi compagni di lotta (Cadorna, Greppi, Curiel, Bonfantini, Sereni, Pertini, Basso), dei comandanti delle varie brigate partigiane, di giovani, donne, intellettuali, operai ma, soprattutto, è riuscito a ricordare ora per ora quanto fece e visse in prima persona.
Montando queste centinaia di tessere, ha composto un mosaico fra i più completi su quanto avvenne nell’aprile del 1945 nel capoluogo lombardo: alla stazione, in periferia, nei giornali, all’arcivescovado, nelle fabbriche (l’Innocenti, la Caproni, la Borletti, l’Alfa Romeo, la Pirelli), nel Lodigiano, a Monza, in Brianza, a Legnano, a Rho e nell’Oltrepò, durante la lunga vigilia e i giorni della speranza. Questo libro, il cui titolo è un verso del poeta, amico di Pesce, Alfonso Gatto, è stato scritto per contribuire in maniera autentica a ricordare alcune pagine fondamentali della Resistenza Italiana.