Troppa legislazione
di Herbert Spencer, Rubbettino Ed.,2013, pp.138, euro 9,00
Spencer (Derby, 1820-Brighton, 1903), biologo, psicologo, sociologo e filosofo, è stato uno dei più influenti intellettuali del Diciannovesimo secolo e uno dei principali teorici del liberalismo.
Questo suo pamphlet, scritto nel 1853, è una requisitoria contro la convinzione che vedeva nell’intervento del legislatore, democraticamente eletto, il rimedio a ogni male sociale. Mentre i regimi liberali si affermavano in Europa, Spencer individua una minaccia per le libertà individuali, che proveniva dall’interno stesso delle nascenti democrazie: lo “strapotere dei parlamenti”.
Da liberale, il filosofo inglese denuncia la presunzione razionalistica del “legislatore democratico” che, animato da buone intenzioni, produce una legislazione talmente capillare da inaridire la fonte del progresso sociale: le libere azioni individuali.
Spencer rivolge agli uomini politici l’invito: a scegliere l’etica della responsabilità, ad abbandonare le ideologie, a documentarsi, prima di decidere.