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Tulipano

di Walter De Hoog, Carocci, 2009, pp.176, euro 18,20

In prefazione è scritto: “Walter De Hoog è stato uno di quei giovani sprovvisti di esperienza militare e politica che si gettarono a capofitto nella lotta clandestina nel momento di massima espansione del movimento, l’estate del 1944”.
Questo libro è il racconto degli avvenimenti di cui De Hoog (chiamato “Tulipano” dai compagni della Resistenza) fu partecipe, fra Milano, il Sudtirolo e la Svizzera, nella fase finale della guerra di Liberazione.  Tra memoria storica e vicenda romanzesca, il libro si posiziona tra due filoni letterari della Resistenza: quello del resoconto storico-biografico dei protagonisti e quello più propriamente narrativo dell’immediato dopoguerra.
L’avventura partigiana di “Tulipano”, ragazzo olandese trapiantato in Italia, è rigorosa biografia che si inquadra nell’arco di tempo in cui una parte dell’Italia tentò di riscattare l’intero paese dal trascorso del Ventennio e dalla guerra al fianco del Reich nazista. È così che le traversie del protagonista sono uno stimolo per l’approfondimento dell’immagine storica.