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Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza

a cura di Mimmo Franzinelli, Mondadori, 2005, pp.380, euro 18,50

 Questo libro è una fonte autentica per conoscere il profondo degli animi dei combattenti della Resistenza, attraverso i messaggi indirizzati ai familiari nell’imminenza dell’esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del Reich. Franzinelli ha raccolto le lettere – ciascuna preceduta da una scheda biografica e da una fotografia – di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei deportati.

Ogni lettera racconta una vicenda dolorosa, una storia di allusioni e anche di silenzi, talvolta di rimozione della morte incombente e talaltra di “sublimazione” di una dimensione ultraterrena, rafforzata dalla fede religiosa o dalla passione politica. Un inedito epistolario, preceduto da un saggio, che lo inserisce nella nostra storia nazionale, collegandolo alle lettere dei “martiri” risorgimentali e alle raccolte degli ultimi scritti dei caduti della Grande guerra.

Una testimonianza della complessa realtà del movimento partigiano tra il 1943 e il 1945. 

Mimmo Franzinelli, studioso dell’Italia fascista, nel 2002 è stato insignito del Premio internazionale Silone.