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Voci della guerra civile

Italiani nel 1943-1945.

Luigi Ganapini, Ed.il Mulino, 2012, pp.309, euro 23,00

Un reportage “in diretta”, con le voci del passato. Soprattutto voci della Resistenza e della guerra di Liberazione in Italia.
Nelle scritture che l’Autore ha letto e confrontato emerge il “senso della scoperta”, del subitaneo apparire di prospettive lontane nel tempo, ma ancora significative per la coscienza e per il ricordo degli italiani. Riflessi di sentimenti ed esperienze di vita, di virtù e di errori, il cui insieme – scrive Luigi Ganapini – ha costituito la base profonda su cui è stato eretto il futuro di una nazione che nell’autunno 1943 pareva destinata a scomparire.

Le testimonianze qui riportate sono “frammenti” di esperienze, per ricostruire il passato di ciascuno e per ritrovare il senso della loro esistenza. Voci di persone diverse fra loro, aderenti all’una o all’altra delle due parti in cui fu divisa l’Italia (o per passione o perché forzate dagli eventi), ovvero spettatori impotenti e sofferenti, ma emotivamente partecipi della storia. Con i loro scritti è delineato un quadro che arricchisce di riferimenti documentati quella fase cruciale del passato dell’Italia, qual è stato tra il 1943 e il 1945.

Le fonti sulle quali ha lavorato l’Autore sono i diari e le memorie dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, un’istituzione culturale senza fini di lucro, nata da un’idea del giornalista e scrittore Saverio Tutino che, dal 1984, cataloga documenti epistolari e diaristici.
Il patrimonio dell’Archivio è costituito da migliaia di testimonianze autobiografiche. Scritture semplici o impegnate, ma ricche di spunti o di riferimenti sulla storia del nostro Paese nel secolo scorso.

Luigi Ganapini ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Bologna.