Agostino Novella
Apprendista nella bottega di fabbro del padre, nel 1923 fu eletto segretario della Sezione giovanile socialista genovese, passata poi in blocco al Partito comunista. Alla fine del 1925, col passaggio del partito alla clandestinità, Novella resse le fila del movimento giovanile in Lombardia e in Romagna. Già condannato al confino in contumacia, nel 1927 fu arrestato a Milano e liberato soltanto nel 1931. Passato in Francia (ma frequenti furono i suoi rientri clandestini in Italia), dopo l'occupazione tedesca fu incaricato di far parte dell'Ufficio estero del Partito comunista italiano. Nell'aprile del 1943 Novella era a Milano, a sostenere la linea dell'unità delle forze democratiche, che avrebbe portato alla costituzione del Comitato antifascista. Ricostituito il Centro interno del suo Partito, dopo la caduta di Mussolini Agostino Novella si spostò a Roma, dove (con Giorgio Amendola, Giovanni Roveda, Celeste Negarville e altri dirigenti), promosse l'organizzazione del Partito nella Capitale e si adoperò per l'abbandono di ogni pregiudiziale nei confronti del governo Badoglio, traducendo in pratica l'impostazione unitaria della Guerra di liberazione. Nei mesi dell'occupazione tedesca, Novella (che era stato nominato segretario della federazione), lavorò con pazienza e tenacia alla costituzione dei primi Gruppi d'Azione Patriottica, che diedero filo da torcere ai nazifascisti finché Roma non fu liberata. Dopo la Liberazione cominciò per Novella un cruciale periodo di lavoro e di lotta per dare vita al "partito nuovo" e, soprattutto, al sindacato unitario. Deputato alla Costituente per il collegio di Genova nel 1945 (era segretario regionale del PCI in Liguria) e rieletto in tutte le successive Legislature, Agostino Novella (dopo un breve periodo come segretario comunista lombardo), fu eletto, nel 1949, segretario confederale della CGIL. Nel 1955 fu nominato segretario generale della FIOM e nel 1957, alla morte di Giuseppe Di Vittorio, gli succedette alla testa della CGIL. Presidente della Federazione sindacale mondiale dal 1958 al 1961, negli anni sessanta fu un protagonista del risveglio delle lotte operaie in Italia e nel 1970 - applicando la linea dell'incompatibilità tra cariche sindacali e politiche da lui sostenuta - passò all'attività di partito, coordinando il lavoro per lo sviluppo dell'ordinamento regionale. Fu anche, nel PCI, presidente della Commissione centrale per la politica internazionale. Ad Agostino Novella sono state intitolate strade a Genova, Roma e in altri numerosi Comuni italiani. Sulla sua figura di "dirigente dei momenti difficili" ha scritto, fra i tanti, Fabrizio Loreto.