Alarico Carrassi
Per una lettera scritta ad un amico e aperta dalla censura, durante il fascismo Carrassi ("Rico" per gli amici e i compagni), era stato più volte arrestato e quindi spedito al confino. Tornato a Genova, c'era stato per lui giusto il tempo di essere di nuovo arrestato, di fuggire e di darsi alla clandestinità. Dopo la Liberazione inizia l'impegno di "Rico", che si sposta dalla Liguria al Lazio e di nuovo alla Liguria, come funzionario del PCI. Nel 1958 è eletto deputato comunista. È il più giovane dei parlamentari. Lavora a fianco di Pietro Ingrao e, negli anni 70 (proprio di quegli anni è il suo saggio Nella riforma urbanistica il detonatore è la casa), diventa uno dei maggiori esperti di Enti Locali e di problemi urbanistici. Tornato a Genova nel 1975, per due mandati è assessore al decentramento. Dopo la "Bolognina", diventa presidente del PDS a Genova e poi membro della Direzione provinciale dei Democratici di sinistra. Dal 2001 al momento della sua scomparsa, si è limitato all'«attività di base», soprattutto tra i giovani.