Alberto Moravia
Con questo pseudonimo è universalmente conosciuto Alberto Pincherle, considerato uno dei più importanti romanzieri italiani del XX secolo. Gravemente malato, da bambino non aveva potuto compiere studi regolari e come lui stesso aveva detto, la malattia e il fascismo erano stati i fatti più importanti della sua vita e ne avevano formato il carattere.
Tra il 1925 e il 1929 scrisse “Gli indifferenti”, il romanzo che segnò il suo eccezionale esordio come narratore e tra il 1930 e il 1935 viaggiò tra Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Cina e Grecia scrivendo per i giornali.
Malvisto dal fascismo, al quale non sfuggì il senso critico del romanzo “La mascherata”, ambientato in Sud America, del quale, non a caso, fu impedita una seconda edizione, nel 1941, sposò la scrittrice Elsa Morante e con lei, dopo l’armistizio, si allontanò da Roma rifugiandosi nella zona di Fondi, dove maturò l’esperienza che l’avrebbe portato, nel 1957, a scrivere il romanzo “La ciociara”.
Da allora il grande scrittore si stabilì a Roma iniziando a collaborare da posizioni antifasciste a vari giornali tra cui l’”Espresso” e il “Corriere della Sera” e dirigendo la rivista “Nuovi argomenti”.
Tra le tante opere di Moravia (oltre trenta i suoi romanzi), ricordiamo soltanto “La noia”, che ottenne il Premio Viareggio. Ricordiamo anche che tra il 1979 e il 1983 ha fatto parte della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 1984, candidato indipendente nelle liste del PCI, è eletto al Parlamento Europeo nel quale rappresenterà i comunisti sino al 1989. Per alcuni anni Moravia è stato il compagno di Dacia Maraini, sino a che nel 1986 non sposerà Carmen Llera.