Aldo Colonnello
Lavorava in una banca quando, a diciannove anni, divenne un antifascista militante. Nel settembre del 1943, lasciato l'istituto di credito dov'era occupato, si dedicò completamente all'organizzazione, a Fiume, dei Gruppi giovanili di azione partigiana. Colonnello partecipò a numerose azioni contro spie fasciste e agenti delle SS e, nel 1944, fu nominato segretario politico del Comitato cittadino della Gioventù comunista. Fra le azioni più clamorose compiute dal giovane antifascista si ricordano: l'assalto al cine-teatro "Fenice", nel corso di uno spettacolo per le truppe tedesche il 1° Maggio 1944; il lancio di bombe dal grattacielo di Fiume il 6 giugno dello stesso anno. Nella seconda metà di novembre del 1944, il ragazzo fu arrestato dalla polizia tedesca. Per quindici giorni resistette alle torture e fu quindi caricato su un convoglio di deportati diretto a Dachau; da quel lager non fece ritorno. Nella città vecchia di Fiume, una strada porta il nome di Aldo Colonnello.