Aldo Sisto Deligios
Dopo la sua morte, il figlio ha trovato, tra le cose che Deligios teneva più care, un foglio ingiallito. Era scritto a macchina e sotto l'intestazione "DIVISIONE "MINGO" - COMANDO BRIGATA BURANELLO", recava la data "Base, 5/12/1944". Il testo diceva: "Caro Mariuccia, Ti verrà consegnato un taglio di stoffa di lana per la confezione di un abito e, se possibile, lo manderai a casa oppure lo lascerai presso qualche famiglia di quassù perché l'abito non va indossato sui monti, ma conservato per tempi migliori. Il Comando è venuto nella determinazione di consegnarlo a te in considerazione del tuo ottimo comportamento, per la bravura e coraggio da te dimostrati nelle azioni e per l'attaccamento che hai alla Causa della Libertà. Questo tangibile riconoscimento non deve però adombrarti e farti riposare sulle passate gesta, ma deve essere di sprone ed incitamento a proseguire con maggiore ardore e fede per il trionfo della Causa per la quale combattiamo".
Difficile appurare, oggi, se quel taglio di stoffa sia stato poi consegnato e come sia stato utilizzato. Certo era un ingenuo incoraggiamento per un giovane che, alla chiamata alle armi, non aveva saputo o potuto decidere subito da che parte stare.
Arruolato in Marina nel Battaglione "San Marco", Deligios fu spedito in Germania per l'addestramento. Rientrato in Italia col grado di tenente, fu mandato a Genova al Comando del porto. Ci restò poco. Il tempo di trovare contatti con la Resistenza e poi, con altri commilitoni che aveva convinti a seguirlo, cominciò nella "Buranello", con il nome di battaglia di "Mariuccia", la lotta armata contro i nazifascisti.
Quando, il 30 aprile 1945, il Commissario di Squadra "Mariuccia" poté tornare a casa, forse portava con sé, oltre a quel foglio, anche un pacchetto con un taglio di stoffa.