Aldo Visalberghi
Si era laureato alla Normale di Pisa che, allievo di Guido Calogero, aveva frequentato con Carlo Azeglio Ciampi. I suoi primi interessi furono sia filosofici che letterari. Visalberghi, infatti, curò l'edizione italiana di Logica, teoria dell'indagine e numerosi altri scritti del grande filosofo e pedagogista americano Jhon Dewey, oltre che opere di Stuparich, Montale e Slataper. Durante la Seconda guerra mondiale, arruolato come sottotenente di complemento nei Granatieri di Sardegna, Visalberghi fu sorpreso dall'armistizio a Roma. L'8 e il 9 settembre partecipò alla difesa della città, rimanendo ferito durante i combattimenti con i tedeschi. Riuscì tuttavia ad allontanarsi dalla Capitale e a raggiungere il Piemonte dove, nel febbraio del 1944, entrò nelle formazioni partigiane di "Giustizia e Libertà" diventando membro del Comando regionale e stretto collaboratore di Duccio Galimberti. Arrestato due volte, Visalberghi riacquistò la libertà dopo l'insurrezione vittoriosa. Nell'immediato dopoguerra fu membro della Direzione del Partito d'Azione e quando il partito si sciolse, Aldo Visalberghi si dedicò quasi totalmente al lavoro universitario e scientifico. Docente di Pedagogia nelle Università di Torino, Milano e Roma si è affermato in Italia e all'estero (dove alcuni suoi libri sono stati tradotti) come uno dei più noti cultori delle scienze pedagogiche. Visalberghi, che dal 2002 era professore emerito alla Facoltà di Filosofia della "Sapienza", era anche direttore della rivista Scuola e Città, fondata da Ernesto Codignola, del quale aveva condiviso le linee di politica scolastica a favore di una scuola pubblica seria, moderna e laica. Tra i libri più noti di Visalberghi: Jhon Dewey; Esperienza e valutazione; Scuola aperta; Educazione e divisione del lavoro; Scuola e cultura di pace; Insegnare e apprendere; Educazione e condizionamento sociale; Pedagogia e scienza dell'educazione. Per indicare quelle attività (studio e lavoro) che nasconderebbero un'anima giocosa, perché giocando s'impara meglio, il pedagogista triestino aveva coniato il termine "ludiforme". Visalberghi è stato anche, a Strasburgo, presidente del Comitato Europeo dell'Educazione; in Italia è stato garante scientifico del CICAP, il comitato che promuove un'indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale. Sul finire del XX secolo non era stato alieno dal tornare all'antico impegno politico. Nel 1993 fu tra i fondatori del Movimento d'Azione Giustizia e Libertà e nel 1997 si presentò, senza venire eletto, alle elezioni comunali di Roma.