Alessandro Pieri
Nato a Ronta, frazione di Borgo San Lorenzo, Alessandro Pieri si iscrive nel 1920 alla Federazione giovanile del Psi e l’anno dopo, all’indomani della scissione, aderisce al Partito comunista.
Nel 1927 è arrestato a causa del suo attivismo politico e, dopo un anno di carcerazione preventiva, condannato a 7 anni e mezzo di reclusione dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Liberato nel ’32 dal carcere di Fossano per amnistia, riprende l'attività clandestina ed è nuovamente imprigionato nel 1937. Stavolta la pena comminata è di 12 anni e terminerà solo il 22 agosto 1943, un mese dopo la caduta del fascismo, quando Alessandro ha scontato in tutto 11 anni e 9 mesi di galera.A settembre del ’43 Pieri torna nel Mugello, dove collabora con il CLN di Borgo San Lorenzo. Poi, col nome di battaglia “Stella”, si sposta sul Monte Giovi per formare un distaccamento partigiano e unirsi ad Aligi Barducci “Potente”.
L'8 giugno 1944 è nominato vicecommissario politico della costituenda 22ª Brigata Garibaldi "Lanciotto". In seguito diviene commissario della Divisione Arno e partecipa alla Liberazione di Firenze.
Nel dopoguerra entra a far parte della Camera del lavoro fiorentina fino al ’55, si impegna nell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA) ed è componente del Comitato provinciale dell'ANPI.