Alessandro Pietro Sassi
Studente modello, Pietro Sassi, nel luglio del 1944 decide di interrompere gli studi e di entrare nella Resistenza. Lasciata la sua casa di via Nino Bixio, a Novi, il ragazzo si aggrega (col nome di battaglia di "Sascia"), ai patrioti della 44a Brigata della Divisione "Patria". Lo raggiungerà nel febbraio del '45, e si farà chiamare "Pinco", l'amico fraterno (di quasi un anno più giovane di lui), Amedeo Vigo. I due ragazzi sono inseparabili e opereranno nella stessa formazione partigiana sino alla Liberazione.
Nel dopoguerra Pietro Sassi, ripresi gli studi, si laurea in Ingegneria e, nel 1950, emigra negli Stati Uniti. Lavora alla progettazione della parte elettronica dell'aereo Boeing 747, diventa docente di ingegneria all'Università di Berkeley e, nel 1958, acquisisce la cittadinanza americana. Ma non interrompe mai i contatti con i suoi vecchi amici e compagni di Novi. Così, quando sta per mancare, esprime al figlio, Eric, il desiderio di essere sepolto nel suo paese natale.
Comincia in questo modo una singolare triangolazione tra l'ANPI di Sacile, l'ANPI di Novi Ligure e quella di Genova; si conclude con le ceneri di "Sciascia" che attraversano l'Atlantico e vengono custodite nel cimitero di Novi Ligure, dove si è svolta una commossa cerimonia. Ad Eric Sassi è stata consegnata dall'ANPI una tessera "ad honorem", intitolata all'ex combattente della Divisione "Patria".