Alfredo Piacibello
Chiamato alle armi nel marzo del 1940, fu inquadrato nell'82ª Compagnia radiotelegrafisti del 2° Reggimento Genio. Nel luglio successivo Piacibello, che aveva contratto una grave malattia, fu collocato in congedo. Ciononostante, dopo l'8 settembre 1943 egli fu tra i primi ad accorrere nelle file della Resistenza alessandrina. Partigiano combattente nella Brigata "Fox" della X Divisione Garibaldi "Italia", operante in Val Cerrina, Piacibello fu nominato, per le capacità di organizzatore, ispettore militare della Brigata "Fox" che - quando il valoroso partigiano fu ucciso, con Guido Bondesan, dopo uno scontro con le Brigate Nere a Pontestura - ne assunse il nome.
La motivazione della M.O. al V.M. alla memoria di Piacibello dice: "Dopo l'armistizio, per quanto malato di grave morbo, si dedicava con entusiasmo alla lotta partigiana, molto distinguendosi per capacità animatrice ed organizzativa e per valore di combattente. Durante uno scontro con forze nemiche decisamente superiori, si attardava coscientemente per coprire con il fuoco della sua arma la ritirata dei compagni. Ferito, continuava a combattere, finché cadeva nelle mani del nemico contro il quale lanciava per ultima sfida l'arma ormai vuota. Duramente seviziato e portato davanti al plotone di esecuzione, manteneva fiero ed esemplare contegno. Cadeva da forte nel nome d'Italia e della libertà ed il suo nome veniva trasmesso alla memore tradizione della sua formazione".
Una cooperativa di Casale Monferrato porta il nome di Alfredo Piacibello.