Alfredo Sandulli Mercuro
Aveva frequentato a Napoli la scuola militare della Nunziatella ed era stato successivamente ammesso all'Accademia di Modena. Ne uscì nel 1938 come sottotenente dei Carabinieri e con tale grado resse per un breve periodo la Tenenza di Udine. Chiesto ed ottenuto il trasferimento nel 1° Btg Carabinieri paracadutisti, Sandulli, mobilitato, fu impegnato sul fronte di guerra in Africa settentrionale sino al marzo del 1942. Rimpatriato e sciolto il Battaglione paracadutisti, il giovane ufficiale fu assegnato sino al maggio successivo alla Tenenza di Prato. Fu quindi inviato nell'isola di Cefalonia, come comandante di una Sezione CC addetta al Comando della Divisione "Acqui". Fu qui (era stato intanto promosso tenente), che Sandulli partecipò ai furiosi scontri con i tedeschi dopo l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Catturato con altri trecento ufficiali delle varie Armi, il giovane carabiniere si offrì, spontaneamente, tra i primi al plotone di esecuzione nemico. Alla sua memoria è stata conferita, oltre alla Medaglia d'oro al valor militare, la laurea "ad honorem" dell'Università di Napoli, dove era iscritto al quarto anno di Giurisprudenza. Una lapide a ricordo è stata posta, dal Comune di Napoli, sulla casa che, in via Luca Giordano 40, fu abitata da Alfredo Sandulli. Al nome dell'ufficiale è stata anche intitolata, nel 1968, la sezione di Mantova dell'A.N.C.