Amelio De Jiuliis
Aveva combattuto nella zona della Majella, subito dopo l'armistizio, come partigiano della formazione "Pizzoferato". Il giovane bracciante si era poi arruolato nel CIL (Corpo italiano di liberazione) e, dopo adeguato addestramento, era stato inquadrato nel I Squadrone del gruppo di combattimento "Folgore". Alla vigilia della battaglia per la liberazione di Bologna, De Juliis si offrì per essere paracadutato in territorio occupato dai tedeschi con lo Squadrone F. Sorpreso dal nemico con un suo amico più anziano e un ufficiale del suo reparto, riuscì a combattere per oltre un'ora, poi cadde con l'amico nel tentativo di salvare il comandante. È stato decorato con questa motivazione: "Partigiano prima e paracadutista poi, dopo avere partecipato per quattordici mesi alle più ardite imprese del suo reparto alle dipendenze di una grande unità alleata, si offriva volontario per un lancio in territorio occupato dai tedeschi che veniva effettuato in condizioni di estrema difficoltà e pericolo. Giunto a terra ed immediatamente individuato insieme al proprio comandante di pattuglia, si batteva eroicamente riuscendo dopo circa un'ora di impari lotta a rompere l'accerchiamento. Benché ferito dopo un violento scontro, riusciva ancora una volta a mettersi in salvo, ma visto cadere il proprio ufficiale si lanciava al suo soccorso e nel tentativo di ricuperarne la salma veniva abbattuto da una raffica di mitraglia. Bell'esempio di spiccato spirito di sacrificio".