Amelio Tassoni
Nel 1941 era stato chiamato alle armi e mandato nei Balcani, dove rimase sino al maggio 1943, quando fu rimpatriato per malattia. L'8 settembre 1943 si trovava in Italia, come caporale del 23° Reggimento fanteria. Per sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi, Tassoni raggiunse le prime formazioni partigiane operanti sulle montagne del Modenese e ben presto il caporale divenne comandante di un distaccamento. Il 1° gennaio del 1945 gli fu affidato il comando di una Brigata Garibaldi che, pochi giorni dopo la nomina, avrebbe assunto il suo nome. Tassoni cadde eroicamente, come ricorda la motivazione della MdO che recita: "Valoroso comandante di Brigata, ad un attacco sferrato da forze nemiche di gran lunga superiori, si attestava con i propri uomini mantenendo le posizioni fino al limite di ogni umana possibilità. Essendo rimasto con pochi superstiti, ordinava loro di retrocedere, mentre egli, rimanendo sul posto e rifiutando di arrendersi, continuava a far fuoco contro il nemico incalzante. Colpito a morte, si abbatteva al suolo esanime. Magnifico esempio di eccezionale coraggio, sprezzo del pericolo ed attaccamento al dovere fino al supremo sacrificio". Nell'estate del 2001, in occasione dell'inaugurazione dell'edificio del Centro servizi Parco Monte Santa Giulia, la Sala polivalente del Centro è stata intitolata ad Amelio Tassoni.