Angelo Luciano Tondelli
Per sottrarsi alla chiamata alle armi della RSI, l'8 giugno del 1944 Tondelli aveva lasciato la sua casa di Collagna per raggiungere le formazioni partigiane. Inquadrato nella 144ma Brigata Garibaldi con il nome di battaglia di "Baracca", il ragazzo si era presto distinto per il suo coraggio, tanto da essere nominato comandante di squadra. Catturato dai tedeschi durante un massiccio rastrellamento, fu fucilato sulla piazza di Ciano d'Enza dopo essere stato torturato. La massima ricompensa al valore militare alla memoria è stata concessa ad Angelo Tondelli nel 1990, con decreto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. La motivazione della MOVM dice: "Caposquadra nelle formazioni partigiane, si distingueva particolarmente durante un attacco di sorpresa condotto dal nemico con grande decisione contro l'accantonamento del reparto. Senza perdersi d'animo, in una situazione fattasi disperata, continuava a far fuoco con la sua mitragliatrice fornendo così, scampo e salvezza ad alcuni compagni. Colpito, veniva catturato e, dopo lunghi interrogatori e brutali sevizie, fucilato sulla pubblica piazza, sacrificando, così, la giovane vita per il trionfo degli ideali di Patria e Libertà".