Anna Cisero Dati
Ha vent'anni Anna Cisero Dati quando entra nella Resistenza, aderendo al 13° Gruppo Emile Chanoux che, al comando di Sergio Gracchini, opera a Trois-Villes sull'alta collina di Quart. Infiltratasi nelle strutture nazifasciste, in qualità di impiegata civile presso la Caserma Testafochi di Aosta, riesce a far pervenire al suo comando informazioni, medicinali, armi e munizioni.
Staffetta preziosissima e incurante dei pericoli, cura personalmente i collegamenti con il suo gruppo. Il 29 agosto 1944 è arrestata dalla polizia nazista. Dopo qualche giorno trascorso nelle carceri di Aosta (sottoposta, senza esito, a stringenti interrogatori) viene a un certo punto messa per alcune ore innanzi a un plotone di esecuzione in attesa di fucilazione e poi, a settembre, trasferita nel carcere Le Nuove di Torino. Qui, in un primo tempo, è destinata alla deportazione in Germania, ma, successivamente, è liberata. Ritornata in Valle d'Aosta, sentendosi in pericolo, fugge nell'astigiano, rifugiandosi presso la sua famiglia di origine.
Nel mese di gennaio 1945 è nuovamente in Valle. Al suo arrivo apprende che alcune persone infiltratesi nella questura di Aosta, dopo aver provveduto a fare sparire il suo fascicolo personale e ogni prova di appartenenza alla Resistenza, sono pronti ad agevolare il suo inserimento come “talpa” hardaznelle strutture della Rsi. Anche questa volta Anna aderisce al richiamo della Patria ed entra nelle fila della Squadra di Azione Patriottica, (SAP Giorgio Elter), operando ad Aosta sino al 28 aprile 1945. Lavorerà poi per qualche tempo in questura a fianco di Luigi Ravenni, il questore della Liberazione. Partecipa attivamente alla ricostruzione dei villaggi di Trois-Villes, saccheggiati e incendiati il 23 Agosto 1944 dai nazifascisti; in seguito, fino al 1954, è al fianco del colonnello Octave Bérard all'ufficio locale dell'Assistenza post-bellica.
Nel 1955 Anna Cisero assume la segreteria del Comitato Anpi Valle d'Aosta, dedicandosi all'espletamento delle pratiche per i riconoscimenti partigiani; segue la costruzione e l'inaugurazione di cippi, lapidi e monumenti dedicati ai caduti partigiani e civili della Resistenza valdostana; cura le iniziative a carattere sportivo dell'Anpi-Elter e quelle a carattere ricreativo; per oltre 50 anni sarà un punto di riferimento attivo dell'Associazione valdostana, il motore propulsore della segreteria e, senza mai risparmiarsi e nulla chiedere, reggendo in prima persona l'amministrazione del sodalizio, mantiene i rapporti con i combattenti iscritti e le loro famiglie; cura personalmente l'organizzazione delle commemorazioni della Resistenza e le celebrazioni del 25 aprile della Regione. Legatissima alla sua Valle, Anna Cisero si è occupata di diverse iniziative a carattere sociale e a favore della promozione dei diritti delle donne e dei lavoratori. Nel 2010 riceve l'onorificenza di Chevalier de l'Autonomie; nel 2012, l'Ufficio di presidenza del Consiglio Valle, le aveva assegna una menzione speciale nell'ambito del premio internazionale “La Donna dell'Anno”; nel 2013 è nominata Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.