Antonio Piazza
Abitava a San Martino in Strada ed era subito entrato nella Resistenza, con incarichi di responsabilità in un battaglione della 29ª Brigata GAP "Gastone Sozzi". Il giovanissimo gappista operò soprattutto sui monti di Strabattenza, nell'alto Appennino. Sorpreso dalle Brigate nere mentre trasportava armi, ingaggiò con i fascisti un conflitto a fuoco, durante il quale restò gravemente ferito. I brigatisti neri lo trasportarono all'ospedale di Dovadola e, ripromettendosi di interrogarlo non appena si fosse un po' ripreso, non si allontanarono dal suo letto. Le ultime parole del ragazzo, rivolte alle suore, furono: "Mandate via i miei assassini!".
Oggi Antonio Piazza riposa nel cimitero di San Martino in Strada (FC), accanto a Pino Maroni e Antonio Zoli. Una strada del luogo è stata intitolata al suo nome.