Aramis Croci
Antifascista, lavorava a Milano come operaio dell’ “Isotta Fraschini”. Dopo l’armistizio, Croci era entrato nella Resistenza, partigiano della 183ma Brigata Garibaldi. Catturato a Saronno era stato deportato nei lager nazisti.
Nel settembre del 1944, Aramis Croci era arrivato nel campo di transito di Bolzano-Gries ed un mese dopo era stato tradotto a Dachau, dove era riuscito a resistere, sino a pochi giorni dalla fine della guerra, alla fame e agli stenti.
Croci è morto durante la marcia di trasferimento dei prigionieri dal Lager di Dachau a quello di Clausthal.
Nell’atrio della casa milanese dove abitava in via Monte Falterona, una lapide (collocata in sua memoria nel giugno del 1946), ricorda che Aramis Croci è morto “per i suoi alti ideali con la cosciente fierezza degli uomini liberi”.