Armando Izzo
Al momento dell'armistizio si trovava, come ufficiale di complemento, in Liguria. Si unì subito ai primi gruppi di partigiani, che si andavano formando nell'Imperiese. Izzo, col nome di battaglia prima di "Fragola" e poi di "Doria", ebbe modo di far presto conoscere le sue qualità di combattente, tanto che quando Vittorio Guglielmo "Vittò" assunse il comando della Divisione partigiana "Felice Cascione", affidò a "Fragola-Doria" il comando della V Brigata Garibaldi "Luigi Nuvoloni". Izzo, che durante uno scontro con le forze nazifasciste, avvenuto l'8 ottobre 1944 in località Prealba presso Pigna (Imperia), era rimasto seriamente ferito, continuò la lotta sino alla Liberazione. Dopo la sconfitta dei nazifascisti, fu Izzo a organizzare a Sanremo, nella sede dell'ex consolato tedesco di via Carducci, il "Convitto-scuola Luigi Nuvoloni" per ex partigiani. Nel dopoguerra, tornato ad Afragola, fu sindaco del suo paese. Laureatosi in Giurisprudenza, si diede alla professione di avvocato, ma non rinunciò mai all'impegno civile, tanto che negli anni '70 fu anche attivo consigliere democristiano della Provincia di Napoli. Non dimenticò però mai i mesi della lotta partigiana, tanto che spesso usava tornare nell'Imperiese per incontrarvi i suoi compagni antifascisti. Nel 2002, a Castelvittorio in Valle Nervia, un centinaio di protagonisti della Resistenza ligure si erano dati appuntamento, proprio per consegnare all'ex comandante partigiano la preziosa medaglia d'onore "Uniti per la libertà", coniata dallo scultore Renzo Orvieto, che era stato a sua volta un valoroso patriota.