Arturo Spazzoli
Fratello minore di Antonio Spazzoli, repubblicano e antifascista, ne seguì l'esempio partecipando con lui alla Resistenza in Romagna. Nel maggio del 1944 passa la linea del fronte, per portare in salvo nell'Italia liberata un gruppo di ufficiali Alleati (tra i quali cinque generali), fuggiti dai campi di prigionia. Il 25 giugno Spazzoli è di nuovo nel Forlivese, con una missione dell'ORI (Organizzazione per la Resistenza Italiana), un complesso servizio segreto d'informazione, sabotaggio e guerriglia. Un mese e mezzo dopo, quando viene a sapere che i fascisti hanno arrestato il fratello maggiore, si aggrega ai partigiani della "Corbari" per organizzare con loro un colpo di mano alle carceri di Forlì e liberare Antonio. Ma Arturo Spazzoli non riuscirà a portare a compimento il suo piano. Cade, infatti, nelle mani dei fascisti e con altri tre compagni finirà appeso ad un lampione a Forlì.