Aurelio Brecciaroli
Soldato nel Nord Italia, dopo l'armistizio scelse di raggiungere le sue Marche, dove entrò subito in una delle prime formazioni partigiane attive nella zona di Fabriano. Il 2 febbraio del 1944 Brecciaroli è tra i patrioti che, alla stazione ferroviaria di Albacina, impediscono, dopo uno scontro cruento, la partenza del convoglio tedesco che, carico di giovani rastrellati, sta per portarli nei campi di concentramento in Germania. All'arrivo degli Alleati, Brecciaroli si unisce ai combattenti della "Brigata Maiella" e conclude la sua lotta solo alla definitiva sconfitta dei nazifascisti. Nel dopoguerra, sindacalista della CGIL, Brecciaroli è alla testa della lotta dei minatori di Cabernardi per impedire lo smantellamento della miniera. Per anni il valoroso partigiano (nel 1985 il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, gli ha consegnato il diploma d'onore per il contributo dato alla lotta di liberazione), si è impegnato, senza risparmiarsi, nelle attività dell'ANPI e del Partito comunista.