Benvenuto Santus
Aveva soltanto 17 anni quando, poco prima dell'emanazione delle "leggi eccezionali" fasciste, si iscrisse al Partito comunista. Durante gli anni della dittatura, Santus fu tra i dirigenti dell'organizzazione clandestina biellese e, nel marzo del 1943, fu tra gli organizzatori degli scioperi in Valsessera e in Vallestrona. Dopo il 25 luglio svolse un ruolo di primo piano nella creazione del Fronte nazionale antifascista, dal quale sarebbe poi derivato il Comitato di Liberazione Nazionale biellese. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, Santus (con i nomi di copertura di Falco e di Fino), partecipò all'organizzazione del movimento partigiano e nella primavera del 1944 fu inviato a dirigere il Partito comunista ad Asti. Fu quindi tra i protagonisti della "repubblica partigiana" del Monferrato e tra gli organizzatori della 45ma Brigata Garibaldi. Nei primi mesi del 1945, inviato dal suo partito nel Veneto, fece parte, con Giordano Pratolongo e Stefano Schiapparelli, del Triumvirato insurrezionale triveneto, partecipando in tale ruolo alla liberazione di Padova. Subito dopo la Liberazione, Santus fu designato segretario della Federazione comunista di Novara e successivamente di quella di Biella, dove fu anche direttore del settimanale Vita Nuova e consigliere comunale. Nel 1948, Benvenuto Santus fu chiamato a dirigere la Federazione comunista di Como e poi, nuovamente, quella di Novara. Nel 1960 fu eletto nella Commissione Centrale di Controllo del PCI e per parecchi anni fece parte della Commissione di organizzazione del suo partito.