Bruno Millo
Già da tempo vicino al PCI (era cresciuto tra i marittimi e i salinari piranesi), Bruno Millo (allora ufficiale di complemento dell’Esercito italiano), l’8 settembre1943 si trovava in licenza a Pirano. Nell’estate del 1944 entrò nei GAP, che avrebbero dovuto affiancare i partigiani del battaglione jugoslavo “Alma Vivoda”: una collaborazione che si dimostrò subito molto difficile.
Alcuni mesi dopo la Liberazione Millo si laureò e divenne preside di una Scuola di avviamento professionale.
Membro del Direttivo della Sezione del PCI di Pirano, fu uno dei protagonisti dello scontro che vide le sezioni comuniste dell’Alta Istria ed i CLN che avevano assunto l’amministrazione delle cittadine costiere, opporsi alle tesi dell’ammissione alla Jugoslavia. Le sezioni del PCI vennero sciolte d’autorità già nell’agosto 1945 ed i CLN esautorati all’inizio del 1946.
Millo fu, allora, uno dei firmatari di una lettera-relazione a Togliatti, che costituisce un importante documento sulla difficile situazione locale ed anticipava la critiche di nazionalismo che, nel 1948, sarebbero state rivolte dal Cominform al PC jugoslavo.
Come gran parte dei suoi compaesani Millo lasciò la sua casa negli anni ’50, stabilendosi inizialmente a Mirano e poi a Mestre. Abbandonato l’insegnamento divenne funzionario dell’INPS.
Per Millo, l’impatto tra i sogni dell’internazionalismo, della fratellanza tra i popoli, della giustizia sociale ed una realtà nella quale dominavano nazionalismi, ragione di stato e intolleranza, fu pesante. Ma anche il dolore per la perdita della sua comunità, del suo piccolo mondo, non intaccò la sua coerente fedeltà agli ideali della giovinezza.
Sempre presente a tutte le manifestazioni antifasciste e in difesa della democrazia, Bruno Millo è stato, per alcuni decenni, membro del Direttivo della Sezione ANPI di Mestre.
(m.b.)