Bruno Vasari
Nel dicembre del 2006, in occasione del suo novantacinquesimo compleanno, Bruno Vasari è stato festeggiato a Milano, nella sede della Fondazione Memoria della Deportazione. Vasari, che è stato uno dei fondatori dell'Associazione Nazionale ex Deportati, aveva compiuto i suoi studi a Trieste. Allievo di Giani Stuparich, si era poi laureato in Giurisprudenza e si era trasferito a Torino trovando impiego come funzionario dell'Eiar. Da quella che sarebbe poi diventata RAI era stato licenziato, per motivi politici, nel 1935. Forse proprio per questo, allorché il 6 novembre 1944 era stato arrestato a Milano dalle SS, era stato registrato come "impiegato disoccupato".
Vasari, che dopo l'8 settembre era entrato nella Resistenza e che si trovava a Milano in rappresentanza del Partito d'Azione, finì a San Vittore per una delazione. Con lui Manlio Magini, Bruno Montagna e Aldo Vespa (che era il più giovane del gruppo e che dalla deportazione non sarebbe più tornato). Vasari fu portato da San Vittore al campo di concentramento di Bolzano e, di qui, nel lager di Mauthausen. Ne uscì nel maggio del 1945 e, tornato in Italia, pubblicò subito Mauthausen, bivacco della morte, uno dei primissimi libri di testimonianza sui campi di sterminio nazisti.
Tornato al lavoro alla RAI di Torino, vi ha ricoperto per anni incarichi di grande rilievo, sempre continuando ad impegnarsi nell'ANED. Ha diretto per vent'anni Lettera ai compagni, la rivista della Federazione italiana associazioni partigiane, idealmente legata ai vecchi orientamenti del Partito d'Azione. Bruno Vasari ha svolto un'intensa attività culturale, testimoniata da una ricca produzione libraria che va dai sei volumi di poesie editi a Torino da Omega Edizioni, ai saggi, ai testi sui lager. Soltanto per citare alcuni titoli: Frammenti nella memoria del 1977, Il presente del passato (1979), Giani Stuparich-Ricordi di un allievo (1999), Tecnica dei rapporti scritti (1999), Una battaglia culturale (2001), Il riposo non è affar nostro (2001). A Primo Levi, che nel 1984 gli aveva dedicato su La Stampa una poesia intitolata "Il superstite", Vasari ha rivolto l'omaggio di numerose pubblicazioni dell'ANED. Nel 1978 Sandro Pertini aveva insignito Vasari del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Su Vasari numerosissime le pubblicazioni, soprattutto da quando ha donato il suo archivio all'ISTORETO di Torino.