Bruno Vinzio

Figlio di un antifascista perseguitato dal regime e che fu il primo sindaco di Verrès nel dopoguerra, Bruno aveva dovuto, dopo l'armistizio, lasciare il paese e rifugiarsi in montagna con tutta la famiglia. Con i fratelli Aurelio e Giovanni, Bruno (che aveva compiuto il servizio militare in Aeronautica), si diede alla lotta armata in una formazione autonoma e, nel novembre del 1943, assunse - con il nome di battaglia di Garibaldi - il comando di una squadra della 176a Brigata Garibaldi.
Essendosi distinto per il suo coraggio, nel luglio del 1944 gli fu affidato il comando di un distaccamento e poi quello della Brigata stessa. Pochi giorni dopo la Liberazione, morì in un incidente.