Carla Capponi
Studentessa di Legge, subito dopo l'8 settembre 1943 partecipò coraggiosamente alla Resistenza romana, divenendo presto vice comandante di una formazione operante a Roma e in provincia. Nell'ottobre del 1943 per procurarsi un'arma (i suoi compagni dei GAP gliela negavano, perché preferivano riservare alle donne funzioni di appoggio), non trova di meglio che rubare la pistola a un milite della Gnr, che si trovava vicino a lei in un autobus superaffollato. Nella primavera del 1944 è tra gli organizzatori e gli esecutori dell'azione gappista di via Rasella contro un contingente dell'esercito tedesco. L'azione fu poi presa dai nazisti a pretesto per la feroce strage delle Fosse Ardeatine. Riconosciuta partigiana combattente con il grado di capitano, è stata decorata di Medaglia d'Oro al valore militare per aver partecipato, si legge tra l'altro nella motivazione, "alle più eroiche imprese nella caccia senza quartiere che il suo gruppo di avanguardia dava al nemico annidato nella cerchia abitata della città di Roma". Più volte parlamentare del PCI, membro della Commissione Giustizia nei primi anni settanta, ha fatto parte sino alla morte del Comitato di presidenza dell'ANPI. Poco prima della scomparsa di Carla Capponi, "il Saggiatore" ha pubblicato un suo volume sull'attività dei GAP a Roma. Si intitola Cuore di donna.