Carlo Pietra
Si era battuto contro i nazifascisti nella Brigata “Paride” delle Matteoti, sino a che a Montagnana (Padova), nel novembre del 1944, era stato catturato. Nel gennaio del 1945 Pietra era stato trasferito a Verona e di qui ristretto nel campo di Bolzano-Gries, di dove il giovane elettricista era riuscito ad evadere nel marzo del 1945.
Tornato al suo paese, Carlo Pietra divenne partigiano della 168ma Brigata Garibaldi, nella quale si battè sino al 25 aprile 1945, quando fu ferito in uno scontro con reparti tedeschi in ritirata.
Nel dopoguerra è stato sempre attivo nella Associazione degli ex deportati e sino alla morte ha fatto parte del Collegio dei revisori dei conti della milanese Fondazione Memoria della Deportazione.