Carlo Sorcinelli
Valoroso ufficiale (era già stato decorato sul campo di due Croci di guerra e di una Medaglia di bronzo), dopo l'8 settembre 1943 volle continuare la guerra contro i tedeschi. Destinato ad una flottiglia di mezzi d'assalto, fu ucciso (col capitano di fregata Marcello Pucci Boncambi e col tenente di vascello Primo Sarti), da un gruppo di marinai fascisti. Gli ammutinati volevano impedire che il MAS 505, comandato da Sorcinelli, raggiungesse Bastia, dove lo attendevano le autorità marittime francesi. La motivazione della decorazione al valore, concessa nel 1947, così suona: "Giovane ufficiale già distintosi per coraggio ed abnegazione in precedenti fatti d'arme, in comando di M.A.S. che si trasferiva in base navale avanzata, veniva aggredito insieme ad altri due ufficiali da elementi faziosi che, con armi alla mano, intimavano di cedere al loro intendimento di consegnare l'unità al nemico, oppressore della Patria divisa. Malgrado la difficile situazione del momento e sebbene gli altri due ufficiali fossero già caduti, affrontava coraggiosamente gli aggressori, ma dopo impari lotta corpo a corpo, cadeva a sua volta colpito al petto da una raffica di fucile mitragliatore, vittima del profondo senso di dedizione al dovere. Sacrificando se stesso, riaffermava le più nobili tradizioni dell'onore militare e riscattava dall'onta la propria unità". A Carlo Sorcinelli è stata intitolata una via di Taranto.