Cesare Consonni
È stato la prima vittima della barbarie nazista a Bergamo. Militante delle “Matteotti”, inquadrato nella Brigata comandata da Arturo Turani, Consonni era stato catturato nel dicembre del 1943.
Incarcerato a Bergamo, ai primi di gennaio del 1944 era comparso davanti a un Tribunale militare germanico che l’aveva condannato a morte.
Prima dell’esecuzione aveva potuto far recapitare ai suoi parenti una lettera che diceva:
“Carissimi Gentitori, Vi lascio queste poche righe per dirvi che non c’è stato un solo istante in cui non vi abbia pensato. Fatevi coraggio e pregate per l’anima mia. Baciatemi pure i miei fratellini. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me, ed invece io per ricambio vi ho lasciato con sì grande dolore. Bacioni. Vostro figlio Cesare”.