Clemente Primieri
Frequentata l'Accademia di Modena, dalla quale era uscito sottotenente, aveva partecipato alla Prima guerra mondiale meritando il grado di capitano. Dopo una brillante carriera militare, nel 1942 Primieri aveva assunto in Sardegna il comando della Divisione "Cremona" ed aveva guidato l'operazione "C2", che portò all'occupazione della Corsica. Dopo l'8 settembre 1943 aveva impedito l'invasione dell'isola da parte dei tedeschi e l'aveva consegnata alle truppe della "Francia libera". Nell'ultima decade del novembre '44, con la trasformazione della Divisione in "Gruppo di combattimento Cremona", Primieri si trasferisce con i suoi soldati nella zona di Ascoli. La sera del 12 gennaio 1945, dopo aver sfilato per le vie di Roma, l'unità si porta in zona di operazioni nel settore Ravenna-Alfonsine, fra la II Brigata Canadese e la 28ª Brigata partigiana "Mario Gordini". Rinforzato dall'afflusso di volontari partigiani, il "Gruppo di combattimento" guidato da Primieri svolge un ruolo di prim'ordine negli ultimi mesi della Guerra di liberazione. Sostiene gli attacchi tedeschi e, il 10 aprile, compie un'azione di sfondamento che porta alla liberazione di Alfonsine e quindi all'inseguimento dei nazisti in rotta, fino a Venezia, liberata il 29 aprile. Primieri, che aveva compreso il ruolo determinante dei volontari partigiani nella lotta contro i nazifascisti, non seppe opporsi alla decisione delle autorità alleate e dello stato maggiore monarchico di "epurare" in massa il "Cremona", proprio da quei volontari. Il generale comandò la Divisione di Fanteria, (che riassunse l'originaria denominazione), sino alla fine degli anni Cinquanta, quando fu collocato in congedo e si ritirò a San Remo. Le città di Ravenna e Alfonsine hanno conferito al comandante del "Gruppo di combattimento Cremona" la cittadinanza onoraria. Primieri è stato anche insignito delle onorificenze di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia, di Grande Ufficiale dello stesso Ordine e di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Quando è deceduto ha voluto essere sepolto nel cimitero di Ravenna, dove sono stati raccolti i resti dei 200 caduti del "Gruppo di combattimento" in quel settore di operazione. A Ravenna una strada porta il nome di Clemente Primieri.