Clodoveo Bonazzi
Giovane anarchico e fervente antimilitarista, nel 1912 era fra i dirigenti della Camera del lavoro di Bologna, guidata dai "sindacalisti rivoluzionari". Dal 1914 si schierò contro la partecipazione dell'Italia alla Prima guerra mondiale. Bonazzi era segretario della CdL di Piacenza, allorché fu bloccato dall'autorità militare, arruolato e mandato al fronte.
Nel primo dopoguerra, come segretario della "vecchia" CdL bolognese, diresse su basi unitarie grandi lotte contadine e operaie e combatté lo squadrismo fascista, subendo aggressioni e arresti. Nel 1923, costretto a dimettersi, riprese a lavorare come operaio fonditore.
Alla caduta del fascismo, Bonazzi fu attivo, come segretario del CLN provinciale, nella Resistenza bolognese e contribuì alla riorganizzazione del sindacato.
Dopo la Liberazione, nominato segretario della CdL in rappresentanza dei socialisti, continuò la sua attività con grande spirito unitario. Eletto, nel 1946, consigliere comunale di Bologna, fu riconfermato nel 1951.
Portano il nome di Clodoveo Bonazzi una strada di Castel Maggiore e una piazza di Bologna.