Comunardo Tobia
Comunardo Tobia nasce da genitori aquilani, entrambi sarti, trasferitisi nei dintorni di Terni in cerca di lavoro nel 1903. Il padre, Pietro, viene segnalato alla sottoprefettura locale come pericoloso anarco-socialista, essendo stato arrestato per propaganda sovversiva nella sua città d'origine e più volte trattenuto in stato di fermo in coincidenza di vari avvenimenti politici. Nel 1922 la sua casa e quelle di altri antifascisti sono incendiate dai fascisti. Comunardo è l'ultimo di sette figli – tutti con nomi impegnativi dettati dal papà idealista (gli altri sono Ribelle, Vera Spiritanova, Liberoavanti, Pensiero, Ideale, Vero) – e, dopo le elementari, frequenta ginnasio e liceo classico a Spoleto nel collegio dei frati francescani.
A 16 anni entra come analista chimico alla fabbrica del Carburo di Papigno dove si avvicina all'antifascismo clandestino. Nel marzo 1940 è richiamato alle armi nella Divisione “Friuli”: prima è inviato sul fronte occidentale in Francia, poi partecipa all'invasione della Jugoslavia. Trasferito nel '42 alla Divisione “Torino”, presso il Comando dell'82° reggimento di fanteria, con la qualifica di protocollista, è destinato al fronte orientale e prende parte all'avanzata del CSIR e dell'ARMIR fino alla riva del fiume Don.
In un diario scritto di nascosto nel 1944, Tobia ricorda i terribili mesi nella valle di Arbusowsk, i compagni morti per la fame e il congelamento, le angherie degli alleati germanici che li trattavano come nemici, le cure ricevute dalle stesse donne russe a Cerkovo, durante la ritirata.
Anche l'esperienza della disfatta spinge Comunardo verso l'antifascismo militante: rientrato in Italia, dopo l'armistizio è richiamato dalla RSI ma diserta e insieme ad altri 14 giovani di Papigno si rifugia in montagna dando vita alla formazione partigiana “Rocca Rossa”, primo distaccamento della futura Brigata “Gramsci”.
Sempre nel '43 si iscrive al Partito comunista.
Dopo la liberazione di Terni, nel 1944, torna al suo lavoro come impiegato e come segretario del Comitato di fabbrica e del Consiglio di gestione. Segretario della sezione comunista di Papigno dal '49, due anni dopo è costretto a lasciare la Carburo per le continue persecuzioni politiche e diventa componente del Consiglio provinciale del partito. Da funzionario si impegna per anni dalla parte dei lavoratori, nell'Alleanza Contadini e nella Federmezzadri della Camera del Lavoro di Terni, nella battaglia per il superamento della mezzadria, nel movimento cooperativo, nell'edilizia residenziale pubblica per le classi più deboli.
Decorato con Croce al Merito di Guerra, Presidente dell'ANPI ternana dal 1985 al 1999, Comunardo Tobia ha dedicato gli ultimi anni alla trasmissione ai ragazzi delle scuole della memoria della Resistenza e della cultura dell'antifascismo e della pace.