Concettina Principato
Alla morte del padre Salvatore, ucciso dai militi fascisti in Piazzale Loreto il 10 agosto 1944, ne proseguì, con la madre Marcella Chiorri Principato, la lotta contro i nazifascisti, nel ruolo di staffetta partigiana. Il contributo dato alla Resistenza le è valso, il 19 novembre 1988, la consegna della Medaglia d'oro del Comune di Sesto San Giovanni. Il compito che la giovane assolse in quegli anni durissimi, fu soprattutto il soccorso alle famiglie dei caduti e dei deportati. A Concettina, praticante in farmacia, era stato rilasciato, infatti, un lasciapassare del comando tedesco, che le permetteva di muoversi in qualsiasi ora del giorno e della notte per consegnare farmaci; grazie a questo documento, poté eludere in varie circostanze i sempre molto rigidi controlli delle SS. Luoghi topici di smistamento erano il Cimitero maggiore, dove nei mazzi di fiori si nascondevano denaro e messaggi, e i sotterranei della scuola Caterina da Siena, dove si ammassavano indumenti e materiale di propaganda. Dopo la Liberazione, Concettina ha proseguito l'attività del padre, prima nel Partito socialista e poi esclusivamente nell'ANPI.
(m.c.)