Costantino Croce
L'8 settembre 1943 era caporal maggiore dell'Esercito. All'annuncio dell'armistizio, riuscito a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi, il giovane soldato prese la via della montagna e si unì ai partigiani del distaccamento "Peter", operante in Val Fontanabuona. Croce, col nome di battaglia di "Mino", assunse poi il comando del distaccamento "Villa" e, nel gennaio del 1945, divenne capo di Stato Maggiore della Brigata Garibaldi "Oreste". Il 26 marzo, "Mino" partecipa alla riunione nel corso della quale si completerà la formazione del Comando della Divisione "Pinan-Cichero", di cui la Brigata "Oreste" farà parte. Nei giorni della liberazione di Genova, Costantino Croce sarà tra i partigiani che condurranno, con i militari tedeschi presenti nella zona di Savignone, Crocefieschi e Borgo Fornari, le trattative per la loro resa alle forze della Resistenza. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un gran vuoto tra gli ex partigiani genovesi e tra i giovani che nei valori della Resistenza si riconoscono.