Cristoforo Bendazzi
Aveva frequentato a Faenza il Liceo "Torricelli" e fin dall'8 settembre 1943 era entrato nella Resistenza. Partigiano garibaldino, il ragazzo divenne comandante di battaglione della 28a Brigata "A. Gordini", prendendo parte a molti scontri contro i nazifascisti.
Sul finire dell'aprile '45, alla testa di un compagnia che, con altre unità partigiane, costituiva l'avanguardia delle forze avanzanti verso la liberazione di Venezia, lo studente - come ricorda la motivazione della decorazione alla memoria- "... trascinava con ardimento e perizia non comuni il proprio reparto oltre l'Adige, travolgendo ogni resistenza nemica. Attraversando successivamente il Brenta, nel generoso tentativo di soccorrere un soldato inglese ferito, urtava contro un nucleo avversario col quale, nonostante la schiacciante inferiorità, non esitava a impegnare combattimento. Ferito, rifiutava di arrendersi e, per sottrarsi alla cattura, si gettava a nuoto nel fiume. Venutegli a mancare le forze, veniva travolto dalla corrente e periva nelle acque del Brenta".