Diego Del Bello
Si era laureato in Legge a Macerata nel 1905 e, negli anni dell'Università si era iscritto al Partito socialista. Dopo la laurea aveva cominciato a far pratica nello studio di Fermo del padre ed era stato eletto consigliere del suo Comune. Del Bello si era anche fatto promotore dell'istituzione della Camera del Lavoro locale e si era distinto come dirigente riformista. Eletto deputato nel 1919, riconfermato nel '21, sottoscrittore nel '22 di un "patto di pacificazione" con i fascisti locali, nel 1924 era segretario del Gruppo socialista alla Camera e partecipò all'Aventino. Nel 1926, dichiarato "decaduto" dal mandato parlamentare, si trasferì a Roma per esercitarvi la professione forense. Dopo l'annuncio dell'armistizio l'avvocato si diede alla clandestinità e s'impegnò nella Resistenza ascolana. Presidente del CLN di Montegiorgio e, subito dopo la Liberazione, sindaco di quel Comune, nel 1945 fu designato dal PSI a far parte della Consulta nazionale.